Neupaul nel 13° piano (toccare l’immagine per ingrandire)
Sto viaggiando poco in rete. Diciamo periodo di pausa. Ieri però sono andato a visitare la nuova soluzione che Neupaul ha rezzato (costruito) nel suo spazio inworld. Anche Giovanni ne ha già parlato dicendone cose molto belle e giuste.
Second life può essere vista come una grande macchia di Rorschach: ognuno la interpreta a modo suo costruendoci all’interno un proprio modo di starci dentro. E’ uno spazio dove si ha l’illusione di costruirsi un proprio profilo nuovo e diverso, poi ci si ritrova se stessi… è uno spazio simbolico prima di tutto e con i simboli che ci descrivono non si scherza. L’intero spazio di Paolo/Neupaul fa questo: fa riaffiorare la sua ricerca e il suo giudizio sul mondo in una chiave di test psicologico. Un test che mette a confronto la nostra stessa idea di SL mostrandocene (simbolicamente) la filigrana (vedi il 13° piano). Grazie Paolo 🙂
Credo che il mio concetto di ri-definizione (o ri-elaborazione) che ritengo alla base della creazione artistica sia essenzialmente ciò che tu hai descritto ma senza illusioni…ritrovare/ricercare se stessi in modo “diverso”. Lo strumento creativo è la “connessione” tra il nostro “intimo storico” e la sua rappresentazione ma anche la modalità trasfigurante/simbolica del nostro essere. Ecco perchè l’arte è sempre, inevitabolmente, un test.
Grazie a te Fabio dello spunto…
Paolo Palmacci aka Neupaul Palen
errata corrige: inevitabilmente:-)
dalla “storia elettrica di al” (2005)
🙂
youtube=http://www.youtube.com/watch?v=q8lw-Dx-h0M
Sai, proprio ieri parlando con la mia ragazza è uscita l’analogia tra SL ed il film che citi. Sarebbe interessante andare a verificare quante realtà sopra di noi esistono. Ti consiglio un libro sull’argomento: L’Io della Mente, edito da Adelphi e scritto da D. Dennet, D. Hofstadter. Parla di intelligenza artificiale in maniera piuttosto teorica e scientifica, piuttosto stuzzicante!
[…] LUOGHI SENSIBILI di Fabio Fornasari […]