arazzo contemporaneo © Fabio Fornasari
For the inhabitants: who know what is to be an avatar
Con la permanenza (ormai non più sola immersione) in Second Life, io come altri, abbiamo in qualche modo cambiato le nostre percezioni. Personalmente, l’auto-osservazione è cambiata facendomi nascere un piccolo pensiero: Second Life non è una tavola lucida a cristalli liquidi dove le situazioni non lasciano tracce, dove le persone non si intrecciano. Anzi. Si è composto nella mia testa come un arazzo dove le persone si sono costruite punto per punto, i fatti si sono annodati e hanno costutuito una figura chiara. Non siamo malati di digitali, siamo semplicemente noi stessi in tutto ciò che facciamo. Come scrive anche Laura Liu Lunasea nel suo post e come scriverà Roberta Rosa Wechter in futuro.
Avatar who know
Velas Liunasea
Monica Fayray
Roberta Greenfield
Junikiro Jun
Clarita Laville
Frank Koolhas
Joannes Bedrosian
Eliver
Fabius Alter
Deneb Ashbourne
. . . . . . ning . . . . . .
scusate le omissioni, l’elenco si allungherà certamente. le persone che ho scelto ne hanno parlato nei loro blog.
Non c’entra niente con il post ma Velas LIUnasea fra i tuoi link mi fa troppo ridere. Ma dipenderà dall’intreccio di cui dici 🙂
Possiamo commissionarti arazzi virtuali x le nostre case di SL?
Quanti L$ costano al metro quadro?
Bellissimo, davvero.
🙂
@laurag mi hai fatto morire dal ridere 🙂
dai fabio, correggi su!
@roberta, questa idea non solo è bellissima, ma è già stata messa in atto, basta passare alla casetta 🙂
asian scusa se mi sono un po’ allargata nel tuo blog 🙂
@Laura: Freud è sempre dietro l’angolo 😀
@Roberta: . . . certo che potete. Quanti L$? Tanti tanti
@Elena: se Velas proprio non insiste io lascerei l’errore
@Velas: alargati quanto vuoi
quante faccine che ridono in questi commenti 😀