Monoscopio RAI: fine delle trasmissioni di Tito Varisco
Questo periodo ho lavorato molto, scritto molto e per la prima volta ho lasciato che questo mio spazio si allontanasse dalle mie cure.
Ho sempre creduto al fato e al caso. Ieri pensavo al mio blog e al fatto che non riuscivo a scrivere, a trovare un poco di tempo parlare delle “cose sensibili”. Pensavo di mettere un cartello come un tempo si vedeva sui canali RAI: “le trasmissioni riprenderanno nel più breve tempo possibile”.
Mentre pensavo questo, ero in NABA a Milano, dove insegno, e stavo andando a prendere un caffè al bar interno quando all’improvviso, leggo un nome su un edificio: TITO VARISCO (ogni edificio in NABA è dedicato). Tito Varisco era uno scenografo, un architetto ma cosa più importante ha “disegnato” il nostro tempo passato dell’infanzia.
Mario Antonio Arnaboldi scrive: “E’ un pomeriggio d’estate mi invitò nel suo studio per aiutarlo a disegnare il monoscopio destinato a concludere la fine delle trasmissioni dell’allora nascente Televisione Italiana. Montammo la carta da parati che conteneva il disegno dell’antenna spaziale, bianco su nero, su due rulli e, di sera, insieme, in uno studio RAI facevamo girare i due rulli davanti a una delle prime telecamere. L’architettura per lui era veramente un gioco …”
Ma a me piace pensare che il 12.03.2008 sia una buona data per un inizio. Quindi oggi, il giorno dopo, eccomi a scriverne.
Monoscopio RAI: inizio delle trasmissioni
ma non scherziamo sulla parola “fine”, che poi mi viene un colpo, proprio adesso che comincio a capire un decimo di quello che scrivi 😛
Il cartello di “fine trasmissioni” è un po’ come quando passi una bella serata in SL e poi, inevitabilmente, viene il momento di andare offline. E’ un momento di distacco. Ma sai che il giorno dopo le trasmissioni ricominceranno, e magari ruberai qualche attimo di rete già all’alba, ancora prima di iniziare il lavoro real.
Sorge il sole e ricomincia una nuova giornata, ancora più meravigliosa e ricca della precedente.