Giornata di confusione in casa Linden… Oggi la mia identità, Asian Lednev, l’ho persa per un aggiornamento di server. Non sono l’unico mi si dice. Così nell’attesa di recuperare il mio avatar (che si trova loggato come un fantasma, inerme e incapace di reagire agli IM e a tutto) gioco con il mio avatar “salvadanaio, backup, di servzio: Gagarin Letov.
Morale: Perdere l’identità non è cosa piacevole anche se si tratta di un proprio avatar.
P.S. Come giustamente mi scirve nel commento Ginevra consiglio la lettura dei suoi post: qui e qui.
Posso capirti, ma so anche che a volte in SL si arriva ad un punto in cui si cerca di fuggire dalla propria identità. O meglio, si cerca quella libertà che le convenzioni sociali di sl ti hanno tolto progressivamente. E gustare questa libertà rappresenta un momento magico e impagabile, quasi un ritorno alle origini.
Asian, la storia che scrivi è interessante e indicativa e fa riflettere su “identità” “perdita” e concetti similari.
Roberta, le tue parole mi fanno pensare. Ma che fine abbiamo fatto? Ma dov’è “Your world your imagination”?
Lunedì prossimo uscirà un editoriale sul TG settimanale di crashinews, la cui stesura è partita proprio da considerazioni simili alle tue.
Ma non dovevamo essere liberi qui?
Papper
🙂
Perchè abbiamo ri-creato le stesse convenzioni sociali che in RL ci stanno strette al punto, forse, di aver tentato la sopravvivenza creativa in un mondo sintetico?
Mah.
@ roberta: come ti capisco eheheheheh
@Papper: penso che sl sia un mondo socialmente molto reale, dove cioè noi partecipanti attraverso le nostre pratiche inevitabilmente creiano e ricorsivamente manteniamo ruoli, regole, vincoli appunto sociali. Qui come altrove attraverso tutto ciò che facciamo creiamo le nostre possibilità ma anche le nostre prigioni. La libertà assoluta è possibile solo “a tendere” 🙂
ps: anche io sul mio blog sto riflettendo su second life e identità 😉
be da un po sto “nel mezzo” tra arco e Paolo
in molte delle cose che penso e che faccio.
per me non esiste rl e sl come distizione (ma questa è cosa nota) quindi l’avatar arco non mi bastava piu per esternalizzare e interiorizzare Paolo,…..
un giorno cosi trovai un “manichino” una terza cosa che per ora mi rappresenta; una trans-formazione !
arco
@Ginevra: d’accordo su tutto. Anche che la Libertà sia un Asintoto della nostra esistenza. Anzi, deve esserlo.
E questo sta solo a noi Ginevra.
Sai, qualcuno ha scritto che la contemporaneità si discrimina dalle fasi precedenti per la dissoluzione dell’identità imminente su di noi…
Protesi, avatar eccettera sono strumenti per dissolvere l’identità privata fuori dal privato.
Ma quando una protesi (dal mouse alla macchina, dall’avatar al nick name) ci viene deturpato, copiato, o eliminato, ci sentiamo quasi persi. E questo per giorni. Probabilmente quelle teorie devono essere riviste 🙂
Il mio Avatar è in giro disperso su una spiaggia di cui non ricordo pù il nome…povera!!!
Non mi collego al metaverso da tanto…spero stia bene e che non sia sia stata resettata:(((
See ya in SL maybe