Immagini dall’archivio: 01 – foto ufficiale del concorso di Idee per il Museo dell’Arengario (Francesco Iodice)
Immagini dall’archivio: 02 – foto di Milano in Second Life®.
Più volte in queste pagine ho sostenuto che il doppio sguardo (guardare contemporaneamente due immagini) permette di comprendere elementi inaspettati. In questo caso il confronto è dei più ovvi. Se guardate con gli occhi dell’esperienza estetica e percettiva, non credo (nel confronto) si possano trovare parole a difesa della pretesa di realtà di un certo modo di usare il metaverso.
Se poi si ha una conoscenza diretta, quotidiana e sedimentata dell’oggetto rappresentato, la cosa si complica ancora. Ad una pretesa di realismo si associa una confidenza tradita.
Di tutte le abilità che si sviluppano nel metaverso credo che fare i copisti del reale sia il più avvilente dei possibili usi. Questo quando non è accompagnato da un sapere e da una immaginazione (esempio positivo: Tonino Lane e le sue macchine da lavoro che contengono un sapere e una esperienza andata perduta e che qui possono ritrovare un loro senso).
Bene hanno fatto Neupaul e Papper a fare la loro performance nel pomeriggio di ieri in questo luogo. Tralasciando le implicazioni personali, avere ambientato la performance nella piazzetta Reale ha un significato forte in quanto è il luogo deputato dalla città a manifestare nella forma urbana le opere esposte nelle sale del Palazzo.
Immagini dall’archivio: 03 – chat pubblica pubblicata su Specchi e Second Life
Grazie Asian!
E’ bello che il senso venga colto e così bene 🙂
Quando ho proposto a Neu la possibilità di fare qualcosa a Milano Vera ( del mio amico Basil Coage ) in occasione del primo compleanno del Progetto, avevo qualche perplessità su quanto stridente potesse essere. Poi il lungo brainstorming tra me e Neupaul ha fatto emergere che proprio questa contraddizione sarebbe stata il cardine di tutto. Abbiamo scattato foto, fatto alcune prove, per poi arrivare a quella installazione alla quale Neu ha lavorato ore. Le linee perpendicolari e parallele di quella città e le nostre, trasversali e apparentemente disordinate, si sono sposate con un’efficacia che ha meravigliato persino noi.
E’ stato, come sempre, un piacere.
Papper
Grazie al Gruppo Italia Vera per l’ospitalità!
Qs non è un commento ma un invito al meme dell’estate, qui: http://robertagreenblog.blogspot.com/2008/07/5-things-u-need-in-desert.html
ciao!
Questo non è un controcommento ma un sospiro.
Ciao!
Papper Papp