Kit The World: FUN to REZ
FUN to REZ: Kit Lucanialab
FUN to REZ: Kit Asian’s Tower
Ars in Ara si è chiuso.
Invitato a parlare delle cose alle quali sto lavorando di più e da tempo e che esprimono certamente l’idea della soglia, della transizione e i concetti tra un dentro e un fuori i mondi, ho espresso una mia idea di ambiente dai contenuti fortemente orientati verso una narratività degli spazi; un ambiente che si esprime con il fatto stesso di essere spazi abitati da persone che diventano loro stesse sfondo e protagonisti; usano lo spazio, lo abitano e lo fanno parlare, lo scrivono. In questo senso la parola “connettivo” si allarga a definire un paesaggio che non si limita al presente e alle tecnologie digitali ma in genere al sistema culturale.
Ma… chi non entra nei mondi virtuali? Per loro? Come spiegare cosa sono i mondi virtuali?
Per loro ho pensato ad un prodotto: un kit messo in una busta che permette di fare la prima esperienza che si ha rezzando (costruendo) nell’ambiente di second life; la busta contiene una land (un’isola sulla quale costruire), una shape (la forma di un oggetto) e con la texture applicata all’oggetto. Una prima conoscenza della grammatica dello spazio di Second Life.
La cosa più esaltante di tutto questo “gioco”, in cui mondi diversi, che si lasciano contenere mentre ci contengono, che segnamo con la forza delle nostre parole, mentre ci segnano con la loro concretezza oggettuale, è il senso di libertà che in un infinito rincorrersi e intrecciarsi di pieni e vuoti ispira l’avventura creativa. Sao ka kelle terre per kelli fini ke ki contene pe infiniti anni le possette parte Azzurra Collas & C. Grazie, Asian
il kit!!! bisognava pensarci… tu lo hai fatto 🙂
Sembra molto interessante quello che inizialmente mi avevi descritto come “la valigetta di Asian”!K’idea di “forzare! i confini dimensionali come in una sorta di teleport SL/RL è molto affascinante.
[…] FUN to REZ è il nome che ho dato a queste buste proprio per ricordare a tutti la felicità che rende la creazione, la costruzione di qualsiasi cosa. To Rez è un neologismo: (che) significa costruire negli ambienti virtuali. Deriva dall’omonimo videogioco del 2001 di Tetsuya Mizuguchi che ha rappresentato un importante passo in avanti nell’ambito dei videogiochi mostrando le potenzialità multimediali e comunicative che i videogame nascondono. Strana cosa ma ancora oggi non è un dato scontato per tutti. La Valise vuole ricordare anche questo. […]
ok, sono un po’ prevenuto verso SL ma le poche volte che ci sono stato mi sono annoiato a morte. Forse più che un kit del naufrago (si tratta di isole, no?) ci vorrebbe una guida, un cicerone. L’idea del naufrago mi piace, mi ricorda Robinson Crusoe e la sua necessità di ricostruirsi un mondo partendo da zero.
“un ambiente che si esprime con il fatto stesso di essere spazi abitati da persone che diventano loro stesse sfondo e protagonisti; usano lo spazio, lo abitano e lo fanno parlare, lo scrivono.”…
Questo mi fa pensare che alcune cose che ci siamo detti in privato confermano l’esattezza delle nostre tesi! Che poi sicuramente mi sono fatto inseminare quando sono venuto ad ascoltare all’Ara: certe cose ti vivono dentro fino a quando non vi è la necessità che sboccino…