Ieri ho letto il post di Giuseppe dove parlava dei nuovi motori per visualizzare gli ambienti di second life. Viaggiando tra Bologna e Milano sui treni (la dura vita del pendolare), si conoscono vari personaggi; tra questi ho conosciuto diversi programmatori che si guadagnano il pane a Milano. Uno di loro mi ha parlato tempo fa di questi nuovi motori e così li ho provati. Windlight, uno dei nuovi motori, offre, una visione cosmetica di second life: più realistica (più simile al mondo del paesaggismo domenicale che al mondo reale), ma la cosa che mi impressionò di più fu la pelle dell’avatar. Se la componente paesaggio ci guadagna nella visualizzazione del cielo e dell’acqua, nelle architetture ci perde. La pelle dell’avatar, si mostra porosa e assorbe la luce quasi come quella vera. Azzardo (ma lo dico) che evoca quasi un piacere tattile, nel guardarla. Se fate il confronto con la pelle tradizionale di second life notate la differenza. Quella “nuova”, si mostra come se fosse incipriata. Queste immagini sono (forse) più che illusioni di realtà, delle vere e proprie allusioni della realtà. Ricorda davvero una operazione di cosmesi del virtuale.
Il viso di Velas visualizzato con Windlight.
Sotto, altre immagini di paesaggio realizzate con lo stesso motore di visualizzazione.
Trovo divertente vedere come questa tecnologia così raffinata produca immagini che sono comunque primitive e lontanissime da una seppur banale fotografia di tramonto o di volto.
Sarò azzardato ma anche queste immagini le vedo simili a quelle che hai pubblicato in un precedente post (quella di Niepce e quella dal satellite) non tanto per la loro granulosità-matericita ma piuttosto per essere anch’esse primitive, non so se fondative come dicevi tu, e mi fanno immediatamente pensare a come si evolverà la “fotografia” in questa “seconda vita”.
Credo che tra qualche anno guarderemo a questi prodigi di “cosmetica” provando la stessa tenerezza che proviamo oggi se pensiamo al mitico tennis dei primi videogiochi in bianco e nero…
Ma sai che è proprio bella la foto che mi hai fatto? 🙂
@Oscar: non so se sono fondative ma già ci sono molti che fanno fotografia in sl. Problema è come costruire lo sguardo come tu sai: come guardare. E’ comunque un mondo dal quale è possibile ricevere delle immagini dall’interno. E’ inutile pubblicarle ma ho fatto foto tridimensionali: sono spaziali!
@velas: merito tuo, dopotutto. Ho seguito le tue istruzioni.