
Kublai Awards. Il frontespizio del concept book-premio Kublai

Foto di Elena Trombetta

Kublai Awards. Altra pagina del “premio”-i progetti selezionati

Kublai Awards. Altra pagina del “premio”
Ieri, sabato 24 gennaio, a Roma c’e’ stato il Kublai-camp. E’ stato un utilissimo momento di scambio e di incontro all’interno di un progetto che senza tanti schiamazzi o teorie ha saputo da subito costruire un ponte tra la creatività in rete e il territorio reale. Nella fattispecie ha saputo fare incontrare all’interno di Second Life prima e nel mondo reale poi persone, territori e quindi abilità, immaginazione e capacità creative. Non si parla di “arte di Second life” o di Arte in genere ma di Creatività, parola con un senso più allargato verso la dimensione dell’immaginazione costruttiva, della passione nel lavoro, in una pratica costruttiva del senso.
Per l’occasione mi è stato chiesto di pensare ad un “premio“, ad un oggetto artistico per premiare i 5 selezionati di una competizione che aveva il compito di promuovere la creatività che si è esercitata nel contesto Kublai. Da subito ho capito, ho pensato, che il premio non dovesse dimenticare tutta la creatività espressa dentro questo progetto. Kublai è il primo progetto riuscito di Kublai: avere richiamato, concentrato, attraverso Second Life e la rete, progetti espressioni di varia creatività. Quindi il premio doveva premiare tutta la creatività, riconoscere i meriti dei cinque selezionati e allo stesso tempo fare ripartire un nuovo momento creativo e immaginativo.
Quello che ho visto a Roma è quello di cui parla anche Richard Sennet nel suo libro “l’uomo artigiano”: una riflessione sul buon lavoro oggi, fatto con arte, sapienza e e intelligenza. L'”artigiano”, dice Sennet, è colui che prova soddisfazione per il lavoro svolto, così che la ricompensa emotiva appare la molla per raggiungere l’abilità necessaria in ogni tipo di lavoro. A Roma c’era tanta soddisfazione e si leggeva tanta “felicità” nei progetti presentati. Abilità pratica e intelligenza tecnica nello svolgimento dei progetti. Tanta motivazione e tanto talento. Sennet, nel suo saggio, propone una nuova definizione del termine maestria: è “il desiderio di svolgere bene il lavoro per se stesso”. Questo tipo d’attività riguarda sia il medico come il meccanico, l’informatico come l’artista. Per continuare con Sennet, non avevo capito una cosa che ieri ho capito: la bellezza del “progetto” sta nell’aver riportato la “felicità” dalla sfera del consumo alla sfera della produzione. Se consumare rende felici, creare ancora di più.
Up-load: progetto Kublai è sostenuto dal Laboratorio delle politiche di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico, che ha creduto in quanto è qui riassunto.

Il progetto vincitore: Critical City. Un membro del progetto.
Foto di Elena Trombetta

Le pagine “montate”

Kublai Awards. Altra pagina del “premio”

Kublai Awards. Altra pagina del “premio”
Fabio, grazie ancora, di cuore per il tuo stupendo contributo: sono certo che sarà custodito ed esposto con orgoglio dai cinque progettisti. Per completare il tuo commento, segnalo sommessamente il ruolo dell’istituzione pubblica cui appartengo, il Ministero dello sviluppo economico, nell’aver creduto e investito (non solo soldi, ma tanto tempo ed energia) in questo bellissimo progetto che è Kublai.
@Marco Vero! Certo… esplicito in un up-load. Grazie a voi.
Molto interessante! Peccato non averlo saputo in tempo per partecipare all’evento! Mi sarebbe interessato…
Vabbè, sarà per la prossima volta…
[…] Kublai. abilità, pratica e creatività. felicità (Fabio Fornasari aka Asian Lednev) […]
caro fabio, rinnovo il mio commento sulla bellezza del premio.
Cura, attenzione, afetto e sensibilità nelle tue pagine!
caterina/Frame
Grazie Fabio, il “trofeo” è davvero bello.
Saluti dall’Art Zone del Lucania Film Festival.
Anch’io trovo il premio straordinario. Hai centrato in pieno ciò che Kublai vorrebbe essere, con la sintesi tipica dell’arte (quando riesce). Molto azzeccata mi pare anche la parola “felicità”. Ci penserò. Un grande abbraccio, e spero che potremo presto prendere un gelato insieme al Caffè Galante.
@tutti infine grazie/prego a tutti
Sapevo già con quale spirito Fabio aveva pensato all’award e avevo già avuto modo di congratularmi con lui personalmente (pur avendoli visti per la prima volta, al pari degli altri, solo successivamente quando sono stati esposti).
Qui lo faccio pubblicamente, e mi auguro che la speranza (profezia) di Alberto sul gelato …. si avveri presto per il progetto citato e anche per gli altri progetti ovviamente (dopodiché il titolo di santo subito, in vita, ad Alberto, non glielo toglierà più nessuno) 🙂
Quello che ho visto a Roma è quello di cui parla anche Richard Sennet nel suo libro “l’uomo artigiano”: una riflessione sul buon lavoro oggi, fatto con arte, sapienza e e intelligenza. L’”artigiano”, dice Sennet, è colui che prova soddisfazione per il lavoro svolto, così che la ricompensa emotiva appare la molla per raggiungere l’abilità necessaria in ogni tipo di lavoro. A Roma c’era tanta soddisfazione e si leggeva tanta “felicità” nei progetti presentati. Abilità pratica e intelligenza tecnica nello svolgimento dei progetti. Tanta motivazione e tanto talento. Sennet, nel suo saggio, propone una nuova definizione del termine maestria: è “il desiderio di svolgere bene il lavoro per se stesso”. Questo tipo d’attività riguarda sia il medico come il meccanico, l’informatico come l’artista. Per continuare con Sennet, non avevo capito una cosa che ieri ho capito: la bellezza del “progetto” sta nell’aver riportato la “felicità” dalla sfera del consumo alla sfera della produzione. Se consumare rende felici, creare ancora di più.
Forte di queste premesse vi porgo allora una sola domanda:PERCHE’ IL MINISTERO VUOLE BUTTARE UNA DELLE PIU’ PREZIOSE SCUOLE ITALIANE? L’ISTITUTO D’ARTE PER TRAMUTARLO IN UN LICEO IN CUI I LABORATORI VANNO A FARSI SMEMBRARE?
fernirosso
[…] architect per eccellenza, il nostro Fabio Fornaciari aka Asian Lednev (già autore degli splendidi Kublai Award dello scorso anno), che la sta […]
[…] architect per eccellenza, il nostro Fabio Fornasari aka Asian Lednev (già autore degli splendidi Kublai Award dello scorso anno), che la sta […]
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